La pratica del Dragon Boat per le donne operate di tumore al seno
nasce nel 1996 a Vancouver, Canada, dalla volontà del Dr.
Don Mackenzie, specialista in medicina sportiva e fisiologia
dell'allenamento all'Università della British Columbia.
Il suo progetto Abreast in a boat (In barca fianco a fianco)
si presentò subito come un progetto ambizioso contro le
teorie mediche diffuse fino a quegli anni che ritenevano che,
dopo il trattamento chirurgico del tumore al seno, la parte
superiore del busto dovesse essere tenuta a riposo per non causare
le recidive di linfedema.
Il Dr. Mackenzie fu invece convinto della sua teoria
sull'utilità di una disciplina sportiva adeguata e, dopo
aver osservato che il movimento ritmico e ciclico della pagaiata
costituiva una sorta di linfodrenaggio naturale favorendo la
prevenzione del linfedema, scelse di indirizzare
le pazienti verso il dragon boat come attività idonea da
praticare come trattamento post chirurgico.
Fu così che coinvolse nel suo progetto di ricerca 24 donne
tutte con un'esperienza vissuta di tumore al seno.
Questo primo gruppo fu volutamente eterogeneo per età,
capacità, forma fisica e mentale. Dopo un periodo di ferreo
allenamento a terra e in acqua, le donne intervennero a una gara
ufficiale sul percorso di 650 metri come prima squadra le cui
partecipanti avevano tutte una storia pregressa di tumore al seno.
Il successo sportivo e morale fu subito raggiunto: l'intero
equipaggio si sentì in salute e condizione fisica migliori
rispetto al passato, e a nessuna di loro si ripresentò
il linfedema.
Queste 24 pioniere avevano vinto la loro sfida, consolidando il
proprio benessere fisico e mentale, grazie alla condivisione di
questa forte esperienza, anche a livello emotivo: si scoprirono
più forti e determinate nel continuare a praticare questo
sport decidendo di utilizzare la loro attività e forza di
gruppo nella sensibilizzazione verso la lotta contro il tumore.
Da quel giorno migliaia di donne, a ritmo di pagaiate, affrontano
con successo la loro lotta quotidiana, spinte dal forte spirito
di aggregazione, dalla consapevolezza di miglioramento della
propria salute e di poter essere d'esempio nella lotta ad una
malattia devastante.
Oggi a 20 anni dall'inizio di questi successi morali, fisici e
sportivi con cui erano nate le prime ventiquattro donne rosa
nel mondo - note anche come BCS, ovvero Breast Cancer Survivor -
sono ormai oltre 150 le squadre di Dragon Boat Rosa, donne di
tutto il mondo che si prodigano nella lotta contro il tumore al seno.
Sono presenti equipaggi in Canada, negli USA, in Australia, Nuova
Zelanda, Asia, Europa e anche Italia, con una buona rappresentanza
di squadre in diverse città: Roma, Milano, Firenze, Pavia,
Torino, Venezia, Cagliari, Catania, Brescia e altre ancora...
tutte sulla stessa barca, abreast in a boat.
Il Dragon Boat è un'imbarcazione paragonabile ad una
grande canoa con la testa e la coda di drago che può
ospitare anche gruppi numerosi. Le pagaie utilizzate sono
simili a quelle della canoa canadese il cui peso è di
circa un chilo. Sullo scafo trovano posto fino a venti
pagaiatori e a prua, rivolto verso l'equipaggio, un tamburino
batte il tempo su di un grosso tamburo, retaggio di un'antica
tradizione cinese, mentre a poppa c’è il timoniere.
Pagaiare in 20 su un dragone, a stretto contatto con la natura
e con gli altri, crea una forte sinergia tra i partecipanti e un
grande beneficio fisico e mentale per il singolo e per il gruppo.
Tutti possono cimentarsi in questa attività, anche chi
non ha mai preso in mano un remo o una pagaia, perché
è prevista specifica formazione a terra. Pagaiare con
sincronia su un dragone è un'esperienza emozionante
che crea una forte intesa. Si diventa un insieme unico,
un'ottima metafora valida anche in ambito lavorativo in
attività di team building. Per saperne di più
potete visitare il nostro sito dedicato Dragon Boat Milano.
EventiAvanti da tempo applica le caratteristiche formative
del Dragon Boat a gruppi di team building aziendali. Una parte del ricavato
viene devoluta al sostegno del gruppo Pink Amazons al fine di
sensibilizzare e informare sul tema della prevenzione e cura
del tumore al seno.