L'improvvisazione teatrale è una forma di teatro dove gli
attori non seguono un copione definito, ma inventano il testo lì
per lì, improvvisando. Essa comporta un grado di interazione
con il pubblico commisurato alla perizia tecnica degli attori.
Tracce di questa tecnica si trovano fin dai tempi di Aristofane
legata principalmente alla commedia ed al teatro popolare.
La tecnica dell'improvvisazione diventò fondamento della
Commedia dell'Arte (con questo termine si indicava "Arte di memoria"),
con le recite a soggetto, tanto da diventare, con l'uso del canovaccio,
la caratteristica fondamentale della tecnica recitativa professionale.
L'improvvisazione, diventata strumento importante della pratica teatrale,
affonda le sue radici nella commedia dell'arte del Cinquecento, quando
iniziarono a nascere le prime vere e proprie compagnie. La commedia
dell'arte era chiamata "commedia all'improvviso", dove gli attori
rispondevano spontaneamente agli stimoli immediati sulla scena
e poi su un canovaccio generico.
Tuttavia si può parlare d'improvvisazione solo con l'avvento
del teatro moderno, identificandola come una tecnica, uno strumento
per l'attore. Questo tipo di espressione artistica è stata
adottata da personaggi del calibro di Stanislavski, Strehler, Peter
Brook e Grotowsky. Molti altri, forse meno famosi, li hanno seguiti
e ancora oggi ci sono artisti comici come 'Ale & Franz' che ne
hanno fatto un programma di successo, a testimonianza della sua
validità e dell'apprezzamento da parte del pubblico
che ne consegue.
Caratteristiche fondamentali dell'improvvisazione teatrale dei gruppi
d'avanguardia novecenteschi sono il lavoro di gruppo, la
comunicatività, la creatività e la capacità di
prendersi dei rischi, poiché gli attori non hanno neppure la
conoscenza di cosa faranno i loro compagni in scena. Importante è
anche la rapidità nel prendere decisioni, e l'adattamento alle
situazioni impreviste che si possono verificare durante gli spettacoli.
Tutte queste cose sono sostenute da una lunga, vasta e per niente
spontanea conoscenza dei testi.
Nell'ambito del teatro di improvvisazione, è comunemente
accettata una distinzione in short form e long form,
termini che indicano semplicemente la durata delle improvvisazioni
stesse.
Uno spettacolo di short form è fondamentalmente un
contenitore all'interno del quale vengono create una serie di scene
eterogenee per quanto riguarda temi e stili di recitazione, ed è
di durata variabile da uno a quindici minuti circa.
L'improvvisazione sviluppa la creatività. Ogni volta che
dobbiamo adattarci ad una nuova circostanza sorta all'improvviso,
si innesca un processo creativo. L'arte dell'improvvisazione è
quella capacità di adattarsi in modo estemporaneo e rispondere
sinceramente ed istintivamente alle circostanze variabili, conferendo
significato agli eventi inaspettati o agli incidenti contestuali.
Improvvisare implica l'abilità di lasciarsi andare, che aumenta
con la diminuzione del tempo che intercorre tra uno stimolo e la
risposta. Vuol dire rispondere senza pensare, senza preoccuparsi
della reazione del pubblico.
Per riuscirci, sono utili gli esercizi teatrali di preparazione come
quello chiamato igiene mentale o di improvvisazione verbale
e corporale: con queste l'attore fa "vuoto mentale", non pensa a nulla,
concentrandosi per convogliare tutte le energie personali e,
quando à pronto, si 'butta'.
L'improvvisazione assume così, nel corso del Novecento, diversi
significati:
Nel lavoro dell'attore è grazie all'improvvisazione che si
innesca il processo creativo, ma nello stesso tempo avviene una
trasformazione a livello personale, una dilatazione del proprio
campo di esperienza, un processo che aiuta a prendere coscienza
di sé.
Inserite nel mondo lavorativo quotidiano le tecniche di improvvisazione
teatrale possono avere risvolti spesso sottovalutati: considerando
l'attore non come colui che rappresenta una scena in palcoscenico,
ma come colui che compie un'azione in differenti contesti, si nota
come l'attore prenda sempre più coscienza di sè e
trasmetta questo stato d'animo positivo alla vita quotidiana e lavorativa.
Partendo da qui, presentiamo il nostro format 'Impresa in Scena',
nel quale ad utilizzare le tecniche di improvvisazione teatrale
sono collaboratori, manager e colleghi d'azienda. Questa
attività di team building esercita le capacità
decisionali volte a risolvere quelle situazioni in cui sono necessari
rapidi e tempestivi adeguamenti delle strategie lavorative.
L'obiettivo è migliorare la propria capacità di
ascolto e relazione per potenziare la capacità di lavorare
in relazione con gli altri.
La predisposizione ad un ascolto efficace è una dote che
va coltivata, tenuta in allenamento, e le metodologie applicate
in questa tipologia di team building lavorano proprio sulla
percezione: durante l'attività vengono eseguiti degli
esercizi di improvvisazione teatrale prendendo spunto da storie
personali dei partecipanti. Questi verranno poi rivisti e affrontati
con diversi stili e modalità.
Gli argomenti trattati durante l'attività possono essere
riassunti nei seguenti temi:
La nostra proposta di attività di team building verrà
svolta direttamente negli spazi aziendali o in location adeguate,
per un ciclo d'incontri diluito nel tempo.