Questa è l'estrema sintesi di una frase di Aristotele
che, nel V secolo a.C., creò questo termine quando
scrisse nella sua Politica: “...l'uomo è un
animale sociale: tende per natura ad aggregarsi con altri
individui e a costituirsi in società...;”.
Con assoluta semplicità il filosofo spiegò
quel senso di aggregazione e appartenenza insito in ciascuno
di noi sin dalla notte dei tempi quando i primi uomini
si radunavano attorno a un fuoco, abitudine che ha permesso
agli esseri umani di sopravvivere fino a oggi.
Gli uomini moderni hanno mantenuto questa consuetudine
ricreando l'antico punto di convergenza comune, un luogo
privilegiato dove socializzare, conoscersi e creare
legami: la cucina.
Il luogo favorito è quella di casa, ma oggi molti
hanno il desiderio di mettersi alla prova lanciandosi
in esperimenti gastronomici e partecipazioni a programmi
televisivi a sfondo culinario.
L'attrattiva che emana la vita della cucina di un gran
ristorante è nei sogni di molte persone.
Anche se apparentemente affollata, questa può
funzionare solo se c'è affiatamento fra il
personale, esattamente come quello che si trova su una barca.
Un'attività di team building in cucina
può essere una valida e interessante alternativa
ad altri tipi di team building a prescindere dalla
soddisfazione personale finale di esser riusciti a
realizzare dei piatti prelibati, senza contare l'aspetto
di aiuto reciproco e collaborazione durante la preparazione
che facilita anche la coesione del gruppo
(team BONDING).
Tra le nostre attività di tipo culinario trovano
spazio anche momenti dedicati alla valorizzazione dei
cinque sensi, con esperienze di wine test e degustazioni,
anche bendati, per apprezzare al meglio le capacità
olfattive e gustative.
EventiAvanti è molto attenta anche alla riduzione dello
spreco alimentare, ed è per questo che le eccedenze
commestibili di tutti i nostri eventi, comprese le convention
e gli spettacoli, sono poi destinate a
enti caritatevoli.
Arnold Wesker, drammaturgo inglese autore della commedia The
Kitchen, che riscuote successo in tutto il mondo da ben
cinquant'anni con 32 attori in scena, nelle sue note relative
all'opera scrive che se per Shakespeare il mondo è
un palcoscenico, per lui il mondo è una cucina.
Troviamo questa citazione perfettamente aderente alla nostra
visione che applichiamo nei contesti dei lavori di gruppo
che offriamo.